Edizione speciale in 449 esemplari numerati a mano da 1 a 449 e firmati dal traduttore. Le copertine riportano la mitra del patrono in 3 varianti: Vortice, Ebollizione, Veste.
La mitra in copertina è stato ideata e realizzata da ReMade Community Lab attraverso un processo di produzione innovativo e a basso impatto ambientale: la fabbricazione digitale, che si serve di bio-polimeri riciclati. Il manufatto si declina in tre varianti progettate a partire da una ricerca iconografica sulla vita di San Gennaro. Le immagini sono state rielaborate in una produzione di nuovi segni che generano ulteriori corrispondenze con episodi descritti nel testo di Alexandre Dumas.
La prima variante
Vortice è stata elaborata isolando i segni della rappresentazione delle fiamme, dalle quali il santo esce illeso. La seconda variante
Ebollizione è stata generata a partire dal riferimento iconografico dell’episodio in cui il martire scampa alla ferocia dei leoni. La terza variante
Veste si riferisce all’iconografia del martirio di san Gennaro alla Solfatara.
«La storia di san Gennaro ha inizio con la storia di Napoli e non finirà, secondo ogni probabilità, che con questa: entrambe procedono parallele e, a ogni grande avvenimento felice o infelice, si toccano e si confondono.
All’inizio ci si può sbagliare sulle cause e gli effetti di questi avvenimenti e attribuirli, sulla scia di storici ignoranti o prevenuti, a questa o quella circostanza di cui essi vanno cercando molto l’origine; ma, approfondito l’argomento, si vedrà che dall’inizio del quarto secolo fino ai nostri giorni, san Gennaro è il principio o la fine di ogni cosa, tanto che nessun cambiamento si è verificato senza il permesso, l’ordine e l’intervento del suo potente protettore».
Da Impressions de voyage - Le corricolo di Alexandre Dumas, pubblicato la prima volta nel 1843, abbiamo tratto i quattro capitoli dedicati al nostro patrono.
Angelo Petrella, che ne ha curato la traduzione, ha provveduto a riattualizzarla e ripulirla dalle infiocchettature barocche spesso utilizzate nelle precedenti traduzioni, che non rendevano merito alla scorrevole, meravigliata e spesso ironica prosa di Alexandre Dumas.