Una memoria dell’eccezionale periodo storico che stiamo vivendo, che possa travalicare la fugace attualità e diventare, nel tempo che verrà, un tassello narrativo di tracce e testimonianze. I racconti nati dalla sensibilità, l’empatia e l’immaginazione di autori, poeti e drammaturghi italiani, danno voce al silenzio evocativo degli scatti realizzati dal fotoreporter Cesare Abbate durante il periodo più buio per la città di Napoli e l’Italia intera; conferiscono un tempo passato e futuro all’incerto presente; tratteggiano vividi orizzonti liberi da sfocate miopie.
Un libro in cui immagini e parole dialogano per consentire – come si legge nella prefazione a cura di Maura Gancitano e Andrea Colamedici – “di assumere altri punti di vista, assorbire altre storie, riconoscere un vissuto diverso dal proprio”.